In seguito all’inaspettata morte di Virgil Abloh, in molti hanno cercato di immaginare come Louis Vuitton proseguirà il suo cammino, tant’è vero che sul web sono cominciate a circolare diverse ipotesi sull’identità del nuovo direttore creativo della maison. Al tempo stesso c’è chi si è chiesto più volte quale sarebbe stata la direzione che Off-White avrebbe preso, considerando il profondo legame personale tra il brand e il suo fondatore.
La risposta è arrivata oggi da parte di LVMH e New Guards Group, le due società che detengono l’etichetta, che in vista della presentazione della nuova collezione “Spaceship Earth” alla Paris Fashion Week hanno riferito a Business of Fashion quelli che sono i piani per il futuro.
A quanto pare, non c’è alcuna fretta di trovare un sostituto, perché lo stilista ha lasciato così tanta eredità, idee, pensieri e visioni, che trovare forzatamente una persona che prenda il suo posto non è necessario. Più che di un successore, si parla piuttosto di un lavoro “collettivo” del team che sia in grado di portare avanti il brand sulla base degli insegnamenti di Virgil.
Off-White è nella posizione in cui era Dior nel 1957. Christian Dior aveva fondato la sua maison da soli 10 anni quando è morto. Anche Off-White è stata fondata quasi 10 anni fa. La domanda è: cosa ci hanno lasciato? Se l’eredità è ricca, autentica e intrisa di valori che vanno oltre la moda, le probabilità di trasformare il brand in qualcosa di eterno ci sono.
Michael Burke, presidente e CEO di Louis Vuitton
In particolare, il CEO di NGG Andrea Grilli racconta di custodire gelosamente una quantità infinita di messaggi WhatsApp tramite cui Virgil esprimeva i suoi pensieri e le sue idee. Non a caso l’iPhone era il suo principale strumento di lavoro ed è proprio da lì che il marchio partirà per sviluppare i prossimi progetti, che si baseranno su una serie di parole chiave come “sogno”, “viaggio”, “valori”, “cultura” e “divertimento”.
Per adesso sappiamo che Off-White debutterà con la sua prima linea beauty genderless e lancerà delle collaborazioni con il gruppo di ristoranti Caviar Kaspia e Church’s.