SUNNEI diventa un videogioco

La scorsa estate, in seguito alla riflessione e riorganizzazione del settore moda causata dal lockdown, Loris Messina e Simone Rizzo si sono ritrovati davanti all’esigenza di lanciare SUNNEI Canvas, un inedito modello di business che consente ai suoi partner retailer di personalizzare a proprio piacimento una selezione di capi d’abbigliamento e accessori prevalentemente genderless con diversi colori, materiali e texture, così da essere venduti come esclusiva, ma anche per abbattere i problemi di sostenibilità legati al classico campionario, dal momento in cui tutto avviene in modo digitale.

Come si poteva facilmente intuire, la piattaforma non si sarebbe limitata a un singolo espediente, ma sarebbe durata nel tempo, evolvendosi e raggiungendo nuove frontiere. Per questo motivo il progetto è stato rinnovato a grande richiesta anche per l’autunno/inverno 2021 attraverso una presentazione avvenuta in questi giorni durante la Milano Fashion Week.

SUNNEI continua dunque a scrivere il proprio futuro con una nuova proposta customizzabile, che però questa volta passa attraverso un nuovo format. Il tema che viene infatti affrontato è quello dei videogame, un argomento sicuramente molto caldo per l’industria del fashion, tant’è vero che recentemente è stato approfondito anche da Balenciaga.

Il modo in cui è concepito sottolinea una sorta di critica all’alienazione che i giochi e l’estrema realtà virtuale possono indurre. Tuttavia la tendenza alla virtualizzazione non scomparirà presto: il decennio dal 2010 al 2020 è stato interamente dedicato ai social media; il prossimo, dal 2020 al 2030, sarà il decennio dei videogame.

Loris Messina e Simone Rizzo, fondatori di SUNNEI

Di che cosa si tratta? Il videogioco in questione si presenta condito in una salsa nostalgica che ricorda l’estetica rétro tipica degli anni Novanta, perché lo scopo non è quello di riprodurre più fedelmente possibile la realtà, bensì intrattenere, dare spazio alla creatività e trasmettere un messaggio. Il percorso virtuale ha inizio con la scelta del proprio avatar, disposto tra dieci varianti vestite con articoli neutri, che a sua volta possono essere intercambiate con tre diversi outfit. Dopodiché l’avventura prosegue con dei semplici comandi che ci portano in situazioni paradossali e infinite, poiché non c’è una vera trama o un obiettivo da raggiungere, se non quello di esplorare un nuovo lato nell’abbigliamento.

Se anche voi volete provare, cliccate qui.