
UPDATE: Nella notte è arrivata la conferma anche da parte dello stesso Kanye West: ci sarà un secondo listening party per la release di “DONDA”.
Live Nation ha confermato che il nuovo evento di ascolto si terrà il 5 agosto sempre al Mercedes Benz Stadium di Atlanta, dove Kanye ha vissuto nell’ultima settimana. L’annuncio è arrivato poco dopo che il manager di Ye, Abou “Bu” Thiam, ha pubblicato su Instagram la comunicazione della performance, accompagnata dalla descrizione “Kanye West Presents The Donda Album Release” lasciando intendere che l’album sarebbe arrivato sui servizi di streaming la notte stessa, subito dopo la conclusione del listening.
Secondo quanto riferito, la festa di ascolto inizierà alle 21:00 (ora locale) e si svolgerà sotto la supervisione di Demna Gvasalia, il direttore creativo di Balenciaga. Questo sodalizio arriva a cinque anni di distanza da un tweet che i fan non hanno dimenticato.
I biglietti per la data, che avranno un prezzo compreso tra 30$ e 75$, saranno in vendita alle 10:00 ET lunedì su Ticketmaster. Le indiscrezioni assicurano che Live Nation e lo staff di West abbiano fatto tutto il possibile per rendere questo secondo evento completamente diverso dal primo, che già aveva fatto sold out riempendo fino all’ultimo posto la Mercedes Benz Arena di Atlanta
Queste informazioni si aggiungono alla dichiarazione rilasciata da Justin Laboy su Twitter la settimana scorsa, nella quale per primo aveva anticipato che “DONDA” sarebbe arrivato con una settimana di ritardo.
Grazie per la vostra pazienza. Kanye vuole dare ai suoi fan il miglior prodotto possibile, senza affrettare nulla. Vi ama con tutto il suo cuore. Che Dio vi benedica.
Justin Laboy su Twitter
UPDATE 28/07/21: Dopo diversi giorni di rumors e ipotesi, un rappresentante di Kanye West ha confermato alla webzine Pitchfork che “DONDA” uscirà il 6 agosto. Nel frattempo Ye ha deciso di non presentarsi sul palco del Rolling Loud a Miami questo weekend e, secondo quanto riportato, l’artista si sarebbe letteralmente trasferito all’interno della Mercedes Benz Arena di Atlanta per finire il disco.
A riprova di questa segnalazione sono state caricate online diverse foto e video di Kanye che, dopo aver lasciato gli spogliatoi in cui è stato allestito il suo studio di registrazione provvisorio, è salito a godersi la partita di calcio tra gli Atlanta United contro i rivali Columbus Crew. West, in tinta con i colori della formazione di casa, è stato immortalato sugli spalti con indosso l’outfit totalmente rosso presentato durante la sua performance di “DONDA”. Il rapper ha anche condiviso uno scatto in cui mostra al mondo intero la piccola stanza in cui sta trascorrendo queste giornate di lavoro all’interno dello stadio.
23/07/21: Dopo il listening party tenutosi stanotte all’interno della Mercedes Benz Arena di Atlanta tutti si aspettavano di vedere comparire il nuovo album di Kanye sulle piattaforme digitali ma, come al solito, l’artista ha deciso di farsi attendere. Mentre continuiamo a refreshare il suo profilo di Apple Music, abbiamo raccolto tutto quello che sappiamo di “DONDA” fino ad ora.
Abbiamo scoperto davvero tante cose di “DONDA” nelle ultime 24 ore, dai featuring alle melodie, ma il disco in realtà sembra non essere completamente finito. Molti degli artisti presenti nel progetto hanno registrato la loro strofa solo ieri e tra questi troviamo anche Jay-Z. Arrivati alla fine del listening party di “DONDA”, infatti, l’atmosfera è stata squarciata da una voce inaspettata che recita “Hova and Yeezus, like Moses and Jesus”. Kanye West e Jay-Z sono di nuovo insieme in quella che sembra essere la traccia conclusiva del disco, ma le barre del collega, secondo quanto riportato, sono state aggiunte e registrate solo poco prima del live, nel backstage dell’arena.
Nel suo verso, Hova ha persino fatto riferimento a un possibile sequel dell’album collaborativo della coppia “Watch the Throne“, uscito nel 2011.
This might be the return of the throne.
Jay-Z nella sua traccia in “DONDA”
Diverse cose potrebbero ancora cambiare, ma per ora ciò che dovrebbe rimanere invariato sono le collaborazioni già confermate, oltre a quella con Jay-Z, troviamo: Playboi Carti, Baby Keem, Travis Scott, Pusha T, Jeremih, Vory, Roddy Ricch, Pop Smoke, Lil Baby e Don Toliver. Questi sono i nomi emersi fino a questo momento. A questa lista si è aggiunto dopo il party anche Lil Durk, che negli scorsi giorni aveva invece ammesso con rammarico di non essere riuscito a prendere il jet che l’avrebbe portato da Kanye per registrare il suo pezzo.
Dopo che il mondo intero ha potuto avere un primo ascolto di Donda, constatando anche la presenza di Durk, il rapper è tornato su Twitter per dire a tutti che in precedenza stava solo scherzando. Al contrario è stata confermata l’assenza di Kid Cudi, che è intervenuto sempre su Twitter per spiegare che non farà parte dell’album.
Non è stata pubblicata una tracklist ufficiale per l’album di Kanye, ma anche questa ha subito diverse evoluzioni nel tempo. Nel luglio 2020, Kanye ha condiviso una nota scritta a mano che molti credevano fosse una tracklist provvisoria. La nota includeva i titoli di singoli che poi sono stati rilasciati, come “Wash Us In Blood” e “New 5 Body”, ma successivamente ha pubblicato anche foto di diverse note che includevano titoli come “”With Child” e “24”, che ora ritroviamo tra le tracce di “DONDA”.
Per quanto riguarda le sonorità e le tematiche del disco sono trapelate diverse informazioni e tutte differenti, ma per ora le parole più attendibili sembrano essere quelle del fotografo Nigel D. che ha partecipato al primo ascolto a Las Vegas. Lui sostiene che “DONDA” sia ancora incentrato su Dio ma che Kanye in questa produzione abbia sperimentato anche suoni nuovi, alcuni vicini anche alla trap. Un’altra indiscrezione riguarda i testi, Nigel sostiene infatti che, a differenza di “Jesus Is King”, in questo album Kanye impreca, si sfoga.
Alcune canzoni potrebbero essere suonate in una chiesa, altre in un club. L’album parla davvero dell’avere fede in Dio e di superare le avversità, ma Kanye parla anche di lotte personali e lotte che affrontano gli altri.
Nigel D su “DONDA”
È probabile che la fede di Kanye quindi sia ancora una bussola importante per la direzione dell’album, ma lascerà più spazio ad altri aspetti della sua vita e della sua persona. Non sarà un disco palesemente cristiano come il precedente, nonostante la promessa fatta di Kanye di abbandonare per sempre la musica profana.
Mercoledì l’artista ha condiviso una raccolta di foto in cui indossava diverse catene con incisi i nomi di tutti i suoi figli, rafforzando l’idea che, dopo il divorzio con Kim, la famiglia è un tema a lui caro e, pertanto, presente nella sua musica. Questa possibilità è avvalorata da diversi rumors che dicono che durante la sessione di ascolto a Las Vegas Kanye abbia pianto al passaggio di una canzone in particolare. Nel testo, di cui non è ancora stato reso noto il titolo, Ye canta “Kim si è presa tutto”, riferendosi probabilmente all’affidamento totale dei figli ottenuto in tribunale.
Mentre tante malelingue parlano di un possibile ritardo della pubblicazione del nuovo album di Drake per non dover affrontare la competizione con Kanye, prima di stanotte il rapper di Chicago ha pubblicato solo indovinelli su Instagram, senza didascalie, ma dandoci un assaggio del suo processo creativo. Sul web sono anche emersi video di Ye in studio con altri artisti per ora non citati come Mike Dean.
Indipendentemente da come suonerà il disco, Kanye ha di nuovo coinvolto il mondo, condizionandone diverse dinamiche, e il suo evento dal vivo ad Atlanta è stato memorabile. L’album segue il suo progetto gospel “Jesus Is King”, che è stato pubblicato nell’ottobre 2019. L’artista è noto per aver infranto le sue stesse promesse davvero tante volte, accumulando ritardi anche di un anno rispetto alla data inizialmente annunciata per una sua uscita. “DONDA” però sembra davvero in dirittura d’arrivo nonostante Ye non abbia detto praticamente nulla a riguardo, presentandosi agli eventi pubblici in maschera e senza parlare con nessuno.
Non ci sono stati tweet, nessuna intervista radiofonica. Nessuna parola pronunciata durante le sessioni di ascolto dell’album, ha lasciato che altre persone parlassero per lui cambiando di nuovo modus operandi.
Il video promozionale di Beats By Dre uscito l’atra notte in occasione di gara 6 delle finali NBA ha dato a tutti la conferma definitiva che ancora mancava: “DONDA” di Kanye West arriverà per davvero. Lo spot presentato in anteprima durante la partita ha come protagonista la velocista americana Sha’Carri Richardson, inquadrata in diverse situazioni del suo quotidiano con in sottofondo un nuovo brano di Kanye intitolato “No Child Left Behind”. Nella traccia, come si è scoperto in seguito, sarà presente il featuring di Vory, che diventa così la prima collaborazione confermata di “DONDA”.
Scegliere l’atleta come volto di presentazione del suo progetto è stata una decisione forte da parte di Ye, una presa di posizione netta considerando la recente bufera mediatica che la Richardson si è trovata ad affrontare dopo aver strappato una qualificazioni alle Olimpiadi che però non potrà disputare a causa di una sospensione per uso di marijuana. Sono molti gli artisti, rapper e non, che negli ultimi giorni sono scesi in campo per difendere la velocista, ma Kanye ha fatto decisamente un passo in più mettendola in luce in uno spot che la eleva come donna, atleta e professionista.
“DONDA” è stato annunciato esattamente un anno fa per poi essere dolorosamente rimandato e nel frattempo il decimo album di Kanye ha perso più volte il suo titolo. Per un momento il progetto doveva chiamarsi “God’s Country”, poi “WestDayEver”, ma alla fine ha vinto la famiglia. L’album di Kanye, infatti, porta il nome della madre, morta il 10 novembre 2007 all’età di 58 anni. Donda West era un’ex professoressa di inglese all’Università di Chicago, questo spiega anche perché Ye abbia deciso di riservare moltissimi posti ai dipendenti del complesso scolastico alla Mercedes Benz Arena.
Il design della cover era stato inizialmente attribuito alla figlia di Kanye, North West, ma successivamente si è scoperto essere un estratto di un dipinto dell’artista francese Louise Joséphine Bourgeois scomparsa nel 2010 a cui, come a Kanye, è morta presto la madre. Per la Bourgeois il lutto è stata la spinta necessaria per iniziare a fare opere d’arte, e probabilmente anche questo dettaglio ha avuto un peso nella scelta di Ye, che non lascia nulla al caso ed è decisamente sensibile sull’argomento.