Non è ancora ufficiale, ma nel messaggio di fine stagione lanciato pochi giorni fa sui social, la Roma e la sua presidenza hanno annunciato la progressiva riappropriazione dello storico stemma ASR, quello tanto caro ai tifosi, con la Lupa Capitolina in stile tradizionale. I tempi per il reintegro dello stemma storico non sono certi, ma il ritorno al vecchio logo potrebbe essere ufficializzato per la stagione 2027-2028, in occasione del centenario del club.
Quella presa dalla Roma è una decisione che va ben oltre il semplice rebranding e che incarna una tendenza ormai frequente. In un’epoca dominata da loghi semplificati e geometrici, versatili a livello di design e ispirati al minimalismo – spesso spinti da esigenze puramente di marketing – molti club stanno infatti facendo marcia indietro. A spingere questo cambiamento sono soprattutto i tifosi, che forse non hanno mai davvero accettato stemmi minimalisti e moderni, percepiti come distanti dalla tradizione e capaci di indebolire il legame emotivo con la squadra, facendo perdere quella distintività che rende unico ogni club.
Era già successo l’anno scorso, quando l’Ajax, in occasione del suo 125º anniversario, assecondò quella che era una chiara volontà dei tifosi, reintroducendo il suo stemma classico, con la testa di Aiace, utilizzato dal 1928 al 1990.
Poco prima, anche l’Atletico Madrid aveva fatto lo stesso: dopo anni di critiche per il nuovo stemma introdotto nel 2017, il club aveva indetto una votazione pubblica, nella quale la maggioranza dei tifosi ha chiesto di tornare allo stemma precedente, quello con il classico orso e l’albero, in uno stile più ricco di dettagli.
Anche l’Aston Villa per la stagione 2024/25 ha ripristinato un logo già usato in passato.



Cambiare logo, per quanto possa sembrare una decisione superficiale o semplicemente estetica, si sta rivelando in realtà una delle mosse più delicate che un club possa compiere. I tifosi di molti altri club sollevano da anni malumori rispetto alle scelte moderne di design adottate dalla propria squadra, invocando un ritorno ai vecchi loghi. Fra questi, sicuramente ci sono i tifosi della Juventus, che nel 2017 è passata a una “J” minimalista, priva di qualunque legame con i vecchi stemmi del club.